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giovedì 31 ottobre 2013

Hitler era un agente inglese?

Ottobre 30, 2013
Hitler controllava le masse
Aangirfan 28 ottobre 2013
992852Dal novembre 1912 ad aprile 1913 Hitler soggiornò in un appartamento a Liverpool, nel Regno Unito, con la famiglia del fratellastro Alois. Hitler visse per qualche mese a Liverpool
C’è la convinzione che, mentre era in Gran Bretagna, Hitler fu arruolato da una fazione di destra dei servizi di sicurezza del Regno Unito. Hitler può aver avuto un gestore inglese  
Se Hitler era collegato a una cabala oscura del Regno Unito e degli Stati Uniti d’America, questo potrebbe spiegare:
Perché Hitler fu finanziato dalla famiglia Bush ed altri.
Perché Hitler lasciò 335.000 soldati alleati fuggire da Dunkerque.
Perché la sede dell’IG Farben a Francoforte non fu mai bombardata.
Hitler era un agente degli Illuminati?



SCIE CHIMICHE E PIRATERIA GIUDIZIARIA

E' ormai purtroppo confermata la notizia del sequestro dei PC degli autori del sito Tanker Enemy.
La nostra solidarietà a chi viene perseguitato solo perchè ha il cruccio di diffondere la verità
Di seguito l'articolo di Gianni Lannes e la cronaca dell'accaduto ripreso dal sito dei Marcianò

mercoledì 30 ottobre 2013

SUSAN GEORGE: POTERI OCCULTI, LA TERRA È SOTTO SCACCO

Se avete a cuore il vostro cibo, la vostra salute e la stessa sicurezza finanziaria, la vostra e quella della vostra famiglia, così come le tasse che pagate, lo stato del pianeta e della stessa democrazia, ci sono pessime notizie: un gruppo di golpisti ha preso il potere e ormai domina il pianeta. Legalmente: perché le nuove leggi che imbrigliano i popoli, i governi e gli Stati se le sono fatte loro, per servire i loro smisurati interessi, piegando le democrazie con l'aiuto di "maggiordomi" travestiti da politici. La grande novità si chiama: "ascesa di autorità illegittima". Parola di Susan George, notissima sociologa franco-statunitense, già impegnata nel movimento no-global e al vertice di associazioni mondiali come Greenpeace. I governi legali, quelli regolarmente eletti, ormai vengono di fatto «gradualmente soppiantati da un nuovo governo-ombra, in cui enormi imprese transnazionali (Tnc) sono onnipresenti e stanno prendendo decisioni che riguardano tutta la nostra vita quotidiana». L'Europa è già completamente nelle loro mani, tramite i tecnocrati di Bruxelles, i subdoli "inventori" dell'aberrante euro. Ma anche nel resto del mondo la libertà ha le ore contate.
I nuovi oligarchi, spiega la George nell'intervento pronunciato al Festival Internazionale di Ferrara, ottobre 2013, possono agire attraverso le lobby o Susan Georgeoscuri "comitati di esperti", attraverso organismi ad hoc che ottengono riconoscimenti ufficiali. Talvolta operano «attraverso accordi negoziati in segreto e preparati con cura da "executive" delle imprese al più alto livello». Sono fortissimi, arrivano ovunque: «Lavorano a livello nazionale, europeo e sovranazionale, ma anche all'interno delle stesse Nazioni Unite, da una dozzina di anni nuovo campo di azione per le attività delle "corporate"». Attenzione, averte la George: «Non si tratta di una sorta di teoria paranoica della cospirazione: i segni sono tutti intorno a noi, ma per il cittadino medio sono difficili da riconoscere». Questo, in fondo, è il "loro" capolavoro: «Noi continuiamo a credere, almeno in Europa, di vivere in un sistema democratico». Non è così, naturalmente. Le sole lobby ordinarie, rimaste «ai margini dei governi per un paio di secoli», ormai «hanno migliorato le loro tecniche, sono pagate più che mai e ottengono risultati».
Negli Stati Uniti, le lobby devono almeno dichiararsi al Congresso, dire quanto sono pagate e da chi. A Bruxelles, invece, «c'è solo un registro "volontario", che è una presa in giro, mentre 10-15.000 lobbysti si interfacciano ogni giorno con la Commissione Europea e con gli europarlamentari». Che fanno? «Difendono il cibo-spazzatura, le coltivazioni geneticamente modificate, prodotti nocivi come il tabacco, sostanze chimiche pericolose o farmaci rischiosi». In più, «difendono i maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra», oltre naturalmente ai loro clienti più potenti: le grandi banche. Meno conosciuti delle lobby tradizionali, cioè quelle favorevoli a singole multinazionali, sono in forte crescita specie nel comparto industriale le lobby-fantasma, solitamente definite "istituti", "fondazioni" o "consigli", spesso con sede a Washington. Sono pericolose e subdole: pagano esperti per influenzare l'opinione Wall Streetpubblica, fino a negare l'evidenza scientifica, per convincere i consumatori del valore dei loro prodotti-spazzatura.
A Bruxelles il loro dominio è totale: decine di "comitati di esperti" preparano regolamenti dettagliati in ogni possibile settore. «Dalla metà degli anni '90 – accusa Susan George – le più grandi compagnie americane dei settori bancario, pensionistico, assicurativo e di revisione contabile hanno unito le forze e, impiegando tremila persone, hanno speso 5 miliardi dollari per sbarazzarsi di tutte le leggi del New Deal, approvate sotto l'amministrazione Roosevelt negli anni '30», tutte leggi «che avevano protetto l'economia americana per sessant'anni». Un contagio: «Attraverso questa azione collettiva di lobbying, hanno guadagnato totale libertà per trasferire attività in perdita dai loro bilanci, verso istituti-ombra, non controllati». Queste compagnie hanno potuto immettere sul mercato e scambiare centinaia di miliardi di dollari di titoli tossici "derivati", come i pacchetti di mutui subprime, senza alcuna regolamentazione. «Poco è stato fatto dopo la caduta di Lehman Brothers per regolamentare nuovamente la finanza. E nel frattempo, il commercio dei derivati ha raggiunto la cifra di 2 trilioni e 300 miliardi di dollari al giorno, un terzo in più di sei anni fa».
Quello illustrato da Susan George, nell'intervento tenuto a Ferrara e ripreso da "Come Don Chisciotte", è un viaggio nell'occulto. «Ci sono organismi come l'International Accounting Standards Board, sicuramente sconosciuto al 99% della popolazione europea». E' una struttura di importanza decisiva, di cui non parla mai nessuno. Nacque con l'allargamento a Est dell'Unione Europea, per affrontare «l'incubo di 27 diversi mercati azionari, con diversi insiemi di regole e norme contabili». Ed ecco, prontamente, l'arrivo dei soliti super-consulenti, provenienti dalle quattro maggiori società mondiali di revisione contabile. In pochi anni, il gruppo «è stato silenziosamente trasformato in un organismo ufficiale, lo Iasb». E' ancora formato dagli esperti delle quattro grandi società, ma adesso sta elaborando regolamenti per 66 paesi membri, tra cui l'intera Europa. Attenzione: «Lo Iasb è diventato "ufficiale" grazie agli sforzi di un commissario Ue, il neoliberista irlandese Charlie MacCreevy». Commissario dell'Ue, cioè: "ministro" europeo, non-eletto da nessuno. E per di più, egli stesso esperto contabile. Naturalmente, ha potuto agire sotto la protezione di Bruxelles, cioè «senza alcun controllo parlamentare». L'alibi?Il Charlie MacCreevysolito: la Iasb è stato presentato come un'agenzia «puramente tecnica». La sua vera missione? Organizzare, legalmente, l'evasione fiscale dei miliardari.
«Fino a quando non potremo chiedere alle imprese di adottare bilanci dettagliati paese per paese, queste continueranno a pagare – abbastanza legalmente – pochissime tasse nella maggior parte dei paesi in cui hanno attività». Le aziende, aggiunge la sociologa, possono collocare i loro profitti in paesi con bassa o nessuna tassazione, e le loro perdite in quelli ad alta fiscalità. Per tassare in maniera efficace, le autorità fiscali hanno bisogno di sapere quali vendite, profitti e imposte sono effettivamente di competenza di ciascuna giurisdizione. «Oggi questo non è possibile, perché le regole sono fatte su misura per evitare la trasparenza». E quindi: «Le piccole imprese nazionali o famigliari, con un indirizzo nazionale fisso, continueranno a sopportare la maggior parte del carico fiscale». Susan George ha contattato direttamente lo Iasb per chiedere se una rendicontazione dettagliata, paese per paese, fosse nella loro agenda. Risposta: no, ovviamente. «Non c'è di che stupirsi. Le quattro grandi agenzie i cui amici e colleghi fanno le regole, perderebbero milioni di fatturato, se non potessero più consigliare i loro clienti sul modo migliore per evitare la tassazione».
L'altro colossale iceberg che ci sta venendo addosso, dal luglio 2013, si chiama Ttip, cioè Transatlantic Trade and Investment Partnership. In italiano: protocollo euro-atlantico su commercio e investimenti. «Questi accordi definiranno le norme che regolamenteranno la metà del Pil mondiale – gli Stati Uniti e l'Europa». Notizia: le nuove regole di cooperazione euro-atlantica «sono in preparazione dal 1995», da quando cioè «le più grandi multinazionali da entrambi i lati dell'oceano si sono riunite nel Trans-Atlantic Business Dialogue», la maggiore lobby dell'Occidente, impegnata a «lavorare su tutti gli aspetti delle pratiche regolamentari, settore per settore». Il commercio transatlantico ammonta a circa 1.500 miliardi di dollari all'anno. Dov'è il trucco? In apparenza, si negozierà sulle tariffe: ma è un aspetto irrilevante, perché pesano appena il 3%. Il vero obiettivo: «Privatizzare il maggior numero possibile di servizi pubblici ed eliminare le barriere non tariffarie, come per esempio i regolamenti e ciò che le multinazionali chiamano "ostacoli commerciali"». Al centro di tutti i trattati commerciali e di investimento, c'è «la clausola che consente alle aziende di citare in giudizio i governi sovrani, se la società ritiene che un provvedimento del governo Trans-Atlantic Business Dialoguedanneggi il suo presente, o anche i suoi profitti "attesi"». Governi sotto ricatto: comandano loro, i Masters of Universe.
Il Trans-Atlantic Business Dialogue, la super-lobby che ha incubato il trattato euro-atlantico, ora ha cambiato nome: si chiama Consiglio Economico Transatlantico. E non si nasconde neppure più. Ammette qual è la sua missione: abbattere le regole e piegare il poterepubblico, a beneficio delle multinazionali. Si definisce apertamente «un organo politico», e il suo direttore afferma con orgoglio che è la prima volta che «il settore privato ha ottenuto un ruolo ufficiale nella determinazione della politica pubblica Ue-Usa». Questo trattato, se approvato secondo le intenzioni delle Tnc, includerà modifiche decisive sui regolamenti che proteggono i consumatori in ogni settore: sicurezza alimentare, prodotti farmaceutici e chimici. Altro obiettivo, la "stabilità finanziaria". Tradotto: la libertà per gli investitori di trasferire i loro capitali senza preavviso. «I governi – aggiunge la George – non potranno più privilegiare operatori nazionali in rapporto a quelli Susan George al festival internazionale di Ferrara, ottobre 2013stranieri per i contratti di appalto», e il processo negoziale «si terrà a porte chiuse, senza il controllo dei cittadini».
E come se non bastasse l'infiltrazione nel potere esecutivo, in quello legislativo e persino nel potere giudiziario, le multinazionali ora puntano direttamente anche alle Nazioni Unite. Già nel 2012, alla conferenza Rio + 20 sull'ambiente, i super-padroni formavano la più grande delegazione, capace di allestire un evento spettacolare come il "Business Day". «Siamo la più grande delegazione d'affari che mai abbia partecipato a una conferenza delle Nazioni Unite», disse il rappresentante permanente della Camera di Commercio Internazionale presso l'Onu. Parole chiarissime: «Le imprese hanno bisogno di prendere la guida e noi lo stiamo facendo». Oggi, conclude Susan George, le multinazionali arrivano a chiedere un ruolo formale nei negoziati mondiali sul clima. «Non sono solo le dimensioni, gli enormi profitti e i patrimoni che rendono le Tnc pericolose per le democrazie. È anche la loro concentrazione, la loro capacità di influenzare (spesso dall'interno) i governi e la loro abilità a operare come una vera e propria classe sociale che difende i propri interessi economici, anche contro il bene comune». E' un super-clan, coi suoi tentacoli e i suoi boss: «Condividono linguaggi, ideologie e obiettivi che riguardano ciascuno di noi». Meglio che i cittadini lo sappiano. E i politici che dovrebbero tutelarli? Non pervenuti, ovviamente.

ONDE LETALI

Accertati i devastanti effetti dell'esposizione EMF sull'essere umano. La loro influenza, sulla Pineale e sulla melatonina, ancora negata dalla scienza ufficiale.

L'ecologia è di moda e le forze politiche si mettono in gioco per dire la loro, eleggendola, in alcuni casi, a cavallo di battaglia per accaparrarsi voti, facendo leva sulle paure della gente, paure dell'inquinamento, o dello smaltimento dei rifiuti tossici, ad esempio. Rifiuti, un sottoprodotto della produzione che invade il mondo e a farne le spese sono tutte le classi sociali. Nessun imprenditore o banchiere costruirà la sua villa vicino ad una discarica, né permetterà, con i suoi appoggi politici, che ciò mai avvenga, al contrario di quello che accade in molti comuni della penisola dove, in cambio di vantaggi di dubbia consistenza, si accetta di convivere con la spazzatura delle grandi città. È però altresì vero che non è l'inquinamento che si vede quello più pericoloso. Ne esistono forme estremamente subdole, pur sempre sottoprodotti della civiltà industriale e consumistica.

Che il numero di malati di cancro aumenti giornalmente non è un mistero e qualcuno, o qualcosa, deve essere responsabile di questo oggettivo dato di fatto. Gli interessi politici, industriali, di mercato e della gente comune percorrono in questa ricerca di chiarimenti, strade diverse. Un esempio per tutti. Si dice che l'inquinamento da campi elettromagnetici (EMF) sia un problema di una certa gravità, ma le notizie che ci vengono propinate in proposito sono le più confuse possibile. Insospettisce che alcune case costruttrici di telefoni cellulari – sulla cui nocività il dibattito è aperto – consiglino di non farne uso per più di un quarto d'ora al giorno. Supponendo che al produttore non interessi la nostra bolletta telefonica, quanto piuttosto la nostra salute, non si capisce l'invito ad un uso non prolungato del cellulare se tale apparecchio non è nocivo. Ci si consenta di dubitare che l'industria delle telefonia mobile abbia a cuore il nostro bene fisico, quanto la nostra capacità d'acquisto, ridotta a zero se siamo crepati di tumore. Cosa c'è dietro tutto ciò?

FRA I DISTURBI, INSONNIA E LETARGIA

Una ricerca di letteratura ci ha consentito di verificare qualcosa sull'inquinamento da onde elettromagnetiche ed affini. Partiti decisamente scettici, pensando si trattasse di una montatura dei media, ci siamo dovuti ricredere. La ricerca, via internet, ha riempito due megabyte di memoria nel nostro computer solo con i titoli di articoli scientifici pubblicati negli ultimi anni riguardo gli effetti di campi elettromagnetici su sistemi biologici (piante, animali superiori e inferiori e uomo). I risultati smentiscono recisamente che non ci siano ancora dati sufficienti per sapere se i campi elettromagnetici facciano bene o male o comunque interagiscano con noi. Gli effetti sono pressoché infiniti, reali e devastanti.

Tralasciamo per brevità gli innumerevoli esperimenti che vengono effettuati sugli animali e sulle piante e parliamo subito della razza umana.
Le esposizioni a campi elettromagnetici producono stati di percezione alterata, insorgenza di tumori, disturbi della visione e della percezione in generale, gravi problemi alla pelle, fenomeni di insonnia o di letargia, incapacità di orientamento, visione di esperienze irreali paragonabili alla somministrazione di farmaci droganti, incidenze di aborto su donne incinte, analgesia (incapacità di sentire lo stimolo del dolore) in alcune parti del corpo, e il missing time, cioè perdite di memoria.

LA PINEALE E LA RANA

La componente magnetica della radiazione sembra essere quella più pericolosa. Quella elettrica è più percepibile e quindi evitabile: prendere la scossa infatti non piace a nessuno. Il campo magnetico invece è più subdolo. Non si vede, soprattutto se è di minor intensità, ma agisce direttamente su una ghiandola del nostro cervello, la Pineale (epifisi).

Per capire meglio i sistemi biologici evoluti, la fisiologia ci viene incontro con il banale esempio della rana. Questo anfibio ha un cervello semitrasparente alla luce solare, ciò gli consente di far giungere i fotoni, la luce del Sole, alla ghiandola pineale che, essendo sensibile alla radiazione elettromagnetica, regola il ciclo circadiano dell'animale. In parole povere, la rana sa quando deve dormire e quando svegliarsi perché sente la lunghezza del giorno dalla conta dei fotoni svolta dalla sua pineale. Negli uomini questo effetto non c'è e lo stimolo viene dato alla pineale dal nervo ottico. Ad occhi aperti la luce passa, mentre ad occhi chiusi o nel buio, l'uomo pensa che deve dormire e si rilassa. Ciò che conta nell'uomo è che la pineale, tramite lo stimolo visivo, regola l'emissione di serotonina che, grazie all'enzima serotonina deacetilasi, si trasforma in melatonina.

MELATONINA E PERCEZIONE ALTERATA

La melatonina – ormone naturale di basso costo, fino a qualche tempo fa invendibile in Italia – da un lato fa parte del cocktail antitumore di Di Bella e serve per regolare il ciclo circadiano nell'uomo, dall'altro produce, se in dosi errate, una serie di malfunzionamenti di tutto il cervello umano. Dalla melatonina infatti dipendono reazioni chimiche che conducono all'alterazione di una vasta gamma di ormoni naturali in grado poi di alterare il chimismo dell'intero corpo umano. I risultati sono disastrosi quanto ancora incomprensibili.

La melatonina ha la stessa struttura dell'acido lisergico o della N,N dimetiltriptammina e di una serie di alcaloidi dell'indolo ed oppiacei di varia natura. Il mescal dei Mescaleros o il fungo pejote produrrebbero gli stessi effetti di molecole di quel tipo. La concentrazione di melatonina dunque influirebbe non solo sullo stato di salute generale, ma produrrebbe stati di percezione alterata o allargata. Oggi è noto che irraggiando con campi magnetici la ghiandola pineale questa si mette in movimento e si alterano i contenuti di melatonina con le conseguenze appena viste.

Non si tratta di sole ipotesi. Floriano Papi e altri ricercatori dell'Università di Pisa, ad esempio, su "Bioelectromagnetics" del 1995, pagina 295, mettono in evidenza come alcuni esseri umani sottoposti ad un campo magnetico oscillante abbiano perso la sensazione dolorosa in alcune parti del corpo, tra cui i denti.

Lo stesso gruppo di ricerca ha dimostrato, in accordo con altri scienziati, che campi magnetici producono nei piccioni effetti di disorientamento simili a quelli ottenuti con la somministrazione di oppiacei (F. Papi ed altri, J. Exp. Biol., 166, 169, 1992). Alterazioni emozionali vengono altresì prodotte con campi magnetici (Anim. Behav., 52, 33, 1996). La NASA ovviamente sta studiando gli effetti della melatonina in alcuni volontari, come risulta da un articolo pubblicato su "Mini Mitter Newsletter" 1, 1998. Alcune aziende produttrici di microchips vorrebbero farci credere di studiare il rapporto tra melatonina e campi magnetici innestandoci questi aggeggi nell'ipofisi, passando attraverso la narice destra del nostro setto nasale. La tecnica, che fa uso di nuove metodologie, si chiama biotelemetria e sarà oggetto di un nostro futuro articolo.

FREQUENZE E FORMICHE

Non sarebbe dunque il campo magnetico vero e proprio a produrre effetti strani, ma l'alterazione di contenuto di melatonina che questo produrrebbe. Perché allora scienziati benpensanti ne sostengono la non pericolosità e affermano che gli esperimenti non sono probatori in quanto non ripetibili? Dal canto nostro, come ricercatori chimici, ci siamo accorti che la ripetibilità degli esperimenti e quindi degli effetti sarebbe principalmente imputabile ad un parametro, non ancora preso in considerazione, costituito dalla frequenza del campo magnetico pulsato utilizzato. Non sarebbe la potenza del campo magnetico – che al massimo stabilisce la quantità dell'effetto – ma la frequenza del campo impiegato a stabilire che tipo di effetto può produrre sul nostro cervello.

Evidentemente, dunque, non solo alcune conseguenze di campi EM sarebbero devastanti e negative, ma se ne potrebbero verificare persino di positive, legate a guarigioni da particolari patologie. La melatonina, infatti, sembra in grado di essere prodotta dal corpo umano anche in particolari stati di concentrazione nervosa, sotto controllo di diete particolari e di forti emozioni. È forse la melatonina la principale responsabile delle guarigioni miracolose? "Non ringraziare me…è la tua fede che ti ha guarito…" dice Gesù più di una volta nel Nuovo Testamento.

Osservando delle formiche che, in fila indiana, ad un certo punto della loro marcia, si sono sensibilmente staccate dal muro che seguivano con tanta dovizia per poi, dopo aver fatto pochi centimetri, riavvicinarvisi nuovamente, ho notato che in realtà si allontanavano da un cavo dell'alta tensione agganciato al muro e una rapida misurazione con un apposito apparecchietto mi ha dimostrato che le formiche accusavano la presenza di un piccolo campo magnetico inferiore a 0,01mTesla. Altre prove svolte nelle vicinanze mi hanno confermato questa interessante osservazione, che pare non sia stata riportata da alcuna pubblicazione scientifica.

Questo mi ha dato la certezza del perché le formiche c'erano prima della comparsa dell'uomo sulla Terra e, se continua così, perché ci saranno anche quando l'uomo sarà scomparso.

LE AUTOPSIE RIVELANO CHE I TUMORI…

Le autopsie rivelano che i tumori…

Luigi De Marchi, psicologo clinico e sociale, autore di numerosi saggi conosciuti a livello internazionale, parlando con un amico anatomo-patologo del Veneto sui dubbi dell'utilità delle diagnosi e delle terapie anti-tumorali, si sentì rispondere: «Sì, anch'io ho molti dubbi. Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall'organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale»[1].
«Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni – si chiese Luigi De Marchi – in tutto l'Occidente avanzato fosse solo un'illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente? E se il tanto conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell'angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della Medicina ufficiale. Insomma, se fosse il risultato del blocco che l'angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?".[2]

Con quanto detto da Luigi De Marchi – confermato anche da autopsie eseguite in Svizzera su cadaveri di persone morte non per malattia – si arriva alla sconvolgente conclusione che moltissime persone hanno (o avevano) uno o più tumori, ma non sanno (o sapevano) di averli.
In questa specifica indagine autoptica (autopsie) fatta in Svizzera, ed eseguita su migliaia di persone morte in incidenti stradali (quindi non per malattia), è risultato qualcosa di sconvolgente:

- Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno;
- Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata;
- Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla tiroide.[3]

Con tumore in situ s'intende un tumore chiuso, chiuso nella sua capsula, non invasivo che può rimanere in questo stadio per molto tempo e anche regredire.
Nel corso della vita è infatti "normale" sviluppare tumori, e non a caso la stessa Medicina sa bene che sono migliaia le cellule tumorali prodotte ogni giorno dall'organismo.
Queste, poi, vengono distrutte e/o fagocitate dal Sistema Immunitario, se l'organismo funziona correttamente.
Molti tumori regrediscono o rimangono incistati per lungo tempo quando la Vis MedicratixNaturae (la forza risanatrice che ogni essere vivente possiede) è libera di agire.
Secondo la Medicina Omeopatica , la "Legge di Guarigione descrive il modo con cui tale forza vitale di ogni organismo reagisce alla malattia e ripristina la salute".[4]
Cosa succede alla Legge di Guarigione, al meccanismo vitale di autoguarigione, se dopo una diagnosi di cancro la vita viene letteralmente sconvolta dalla notizia del male?
E cosa succede all'organismo (e al Sistema Immunitario) quando viene fortemente debilitato dai farmaci?

Ulteriori dati poco conosciuti

Poco nota al grande pubblico è la vasta ricerca condotta per 23 anni dal prof. Hardin B. Jones, fisiologo dell'Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di cancerologia presso l'Università di Berkeley. Oltre a denunciare l'uso di statistiche falsate, egli prova che i malati di tumore che NON si sottopongono alle tre terapie canoniche (chemio, radio e chirurgia) sopravvivono più a lungo o almeno quanto coloro che ricevono queste terapie. [5]
Il prof. Jones dimostra che le donne malate di cancro alla mammella che hanno rifiutato le terapie convenzionali mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.[6]

Un'altra ricerca pubblicata su The Lancet del 13/12/1975 (che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi), dimostra che la vita media di quelli trattati con chemioterapia è stata di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 120 giorni.[7]
Se queste ricerche sono veritiere, una persona malata di tumore ha statisticamente una percentuale maggiore di sopravvivenza se non segue i protocolli terapeutici ufficiali.
Con questo non si vuole assolutamente spingere le persone a non farsi gli esami, gli screening e i trattamenti oncologici ufficiali, ma si vogliono fornire semplicemente, delle informazioni che normalmente vengono oscurate, censurate e che possono, proprio per questo, aiutare la scelta terapeutica di una persona.
Ma ricordo che la scelta è sempre e solo individuale: ogni persona sana o malata che sia, deve assumersi la propria responsabilità, deve prendere in mano la propria vita. Dobbiamo smetterla di delegare il medico, lo specialista, il mago, il santone che sia, per questo o quel problema.
Dobbiamo essere gli unici artefici della nostra salute e nessun altro deve poter decidere al posto nostro.
Possiamo accettare dei consigli, quelli sì, ma niente più.

I pericoli della chemioterapia

Il principio terapeutico della chemioterapia è semplice: si usano sostanze chimiche altamente tossiche per uccidere le cellule cancerose.
Il concetto che sta alla base di questo ragionamento limitato e assolutamente materialista è che alcune cellule, a causa di fattori ambientali, genetici o virali, impazziscono iniziando a riprodursi caoticamente creando delle masse (neoplasie).
La Medicina perciò tenta di annientare queste cellule con farmaci citotossici (cioè tossici per le cellule). Tuttavia, questa feroce azione mortale, non essendo in grado di distinguere le cellule sane da quelle neoplastiche (impazzite), cioè i tessuti tumorali da quelli sani, colpisce e distrugge l'intero organismo vivente.
Ci hanno sempre insegnato che l'unica cura efficace per i tumori è proprio la chemioterapia, ma si sono dimenticati di dirci che queste sostanze di sintesi sono dei veri e propri veleni. Solo chi ha provato sulla propria pelle le famose iniezioni sa cosa voglio dire.

«Il fluido altamente tossico veniva iniettato nelle mie vene. L'infermiera che svolgeva tale mansione indossava guanti protettivi perché se soltanto una gocciolina del liquido fosse venuta a contatto con la sua pelle l'avrebbe bruciata. Non potei fare a meno di chiedermi: 'Se precauzioni di questo genere sono richieste all'esterno, che diamine sta avvenendo nel mio organismo?'. Dalle 19 di quella sera vomitai alla grande per due giorni e mezzo. Durante la cura persi manciate di capelli, l'appetito, la colorazione della pelle, il gusto per la vita. Ero una morta che camminava».
[ Testimonianza di una malata di cancro al seno ]

Un malato di tumore viene certamente avvertito che la chemio gli provocherà (forse) nausea, (forse) vomito, che cadranno i capelli, ecc.
Ma siccome è l'unica cura ufficiale riconosciuta, si devono stringere i denti e firmare il consenso informato, cioè si sgrava l'Azienda Ospedaliera o la Clinica Privata da qualsiasi problema e responsabilità.
Le precauzioni del personale infermieristico che manipolano le sostanze chemioterapiche appena lette nella testimonianza, non sono una invenzione. L'Istituto Superiore di Sanità italiano ha fatto stampare un fascicolo dal titolo "Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici" per tutti gli addetti ai lavori, cioè per coloro che maneggiano fisicamente le fiale per la chemio (di solito infermieri professionali e/o medici). Fiale che andranno poi iniettate ai malati.

Alla voce Antraciclinici (uno dei chemioterapici usati) c'è scritto che dopo la sua assunzione può causare: "Stomatite, alopecia e disturbi gastrointestinali sono comuni ma reversibili. La cardiomiopatia, un effetto collaterale caratteristico di questa classe di chemioterapici, può essere acuta (raramente grave) o cronica (mortalità del 50% dei casi). Tutti gli antraciclinici sono potenzialmente mutageni e cancerogeni".[8]

Alla voce Procarbazina (un altro dei chemioterapici usati) c'è scritto che dopo la sua assunzione può causare: "E' cancerogena, mutagena e teratogena (malformazione nei feti) e il suo impiego è associato a un rischio del 5-10% di leucemia acuta, che aumenta per i soggetti trattati anche con terapia radiante".

In un altro documento, sempre del Ministero della Sanità (Dipartimento della Prevenzione – Commissione Oncologica Nazionale) dal titolo "Linee-guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario" (documento pubblicato dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano) c'è scritto: "Uno dei rischi rilevati nel settore sanitario è quello derivante dall'esposizione ai chemioterapici antiblastici. Tale rischio è riferibile sia agli operatori sanitari, che ai pazienti".
Qui si parla espressamente dei rischi per operatori e pazienti.

Il documento continua dicendo: "Nonostante numerosi chemioterapici antiblastici siano stati riconosciuti dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) e da altre autorevoli Agenzie internazionali come sostanze sicuramente cancerogene o probabilmente cancerogene per l'uomo, a queste sostanze non si applicano le norme del Titolo VII del D.lgs n. 626/94 'Protezione da agenti cancerogeni'. Infatti, trattandosi di farmaci, non sono sottoposti alle disposizioni previste dalla Direttiva 67/548/CEE e quindi non è loro attribuibile la menzione di R45 'Può provocare il cancro' o la menzione R49 'Può provocare il cancro per inalazione'".

Quindi queste sostanze, nonostante provochino il cancro, non possono essere etichettate come cancerogene (R45 e R49) semplicemente perché sono considerate "farmaci".
Questa informazione è molto interessante.
Andiamo avanti: "Nella tabella 1 [vedi sotto, ndA] è riportato un elenco, non esaustivo, dei chemioterapici antiblastici che sono stati classificati dalla IARC nel gruppo 'cancerogeni certi per l'uomo' e nel gruppo 'cancerogeni probabili per l'uomo'. L'Agenzia è arrivata a queste definizioni prevalentemente attraverso la valutazione del rischio 'secondo tumore' che nei pazienti trattati con chemioterapici antiblastici può aumentare con l'aumento della sopravvivenza. Infatti, nei pazienti trattati per neoplasia è stato documentato lo sviluppo di tumori secondari non correlati con la patologia primitiva".

Tabella 1
Cancerogeni per l'uomo: Butanediolo dimetansulfonato (Myleran) – Ciclofosfamide – Clorambucil – 1(2-Cloretil)-3(4-metilcicloesil)-1-nitrosurea (Metil-CCNU) – Melphalan – MOPP (ed altre miscele contenenti alchilanti) – N,N-Bis-(2-cloroetil)-2-naftilamina (Clornafazina) – Tris(1-aziridinil)fosfinsolfuro (Tiotepa)

Probabilmente cancerogeni per l'uomo: Adriamicina – Aracitidina – 1(2-Cloroetil)-3-cicloesil-1nitrosurea (CCNU) – Mostarde azotate – Procarbarzina

Certamente si tratta di un elenco incompleto perché, sfogliando una trentina di bugiardini di chemioterapici, mancano diverse molecole cancerogene per ammissione stessa dei produttori.
In conclusione, il documento sulle "linee guida" riporta alla voce "Smaltimento": "Tutti i materiali residui dalle operazioni di manipolazione dei chemioterapici antiblastici (mezzi protettivi, telini assorbenti, bacinelle, garze, cotone, fiale, flaconi, siringhe, deflussori, raccordi) devono essere considerati rifiuti speciali ospedalieri. Quasi tutti i chemioterapici antiblastici sono sensibili al processo di termossidazione (incenerimento), per temperature intorno ai 1000-c La termossidazione, pur distruggendo la molecola principale della sostanza, può comunque dare origine a derivati di combustione che conservano attività mutagena. È pertanto preferibile effettuare un trattamento di inattivazione chimica (ipoclorito di sodio) prima di inviare il prodotto ad incenerimento. Le urine dei pazienti sottoposti ad instillazioni endovescicali dovrebbero essere inattivate prima dello smaltimento, in quanto contengono elevate concentrazioni di principio attivo".

Queste sostanze, che vengono sistematicamente iniettate nei malati, anche se incenerite a1000°C "conservano attività mutagena".
Ma che razza di sostanze chimiche sono mai queste?
La spiegazione tra poche righe.

L'amara conclusione, che si evince dall'Istituto Superiore di Sanità, è che l'oncologia moderna per curare il cancro utilizza delle sostanze chimiche che sono cancerogene (provocano il cancro),mutagene (provocano mutazioni genetiche) e teratogene (provocano malformazioni nei discendenti).
C'è qualcosa che non torna: perché ad una persona sofferente dal punto di vista fisico, psichico e morale, debilitata e sconvolta dalla malattia, vengono iniettate sostanze così tossiche?
Questo apparente controsenso – se non si abbraccia l'idea che qualcuno ci sta coscientemente avvelenando – si spiega nella visione riduzionista e totalmente materialista che ha la Medicina , ma questo è un argomento che affronteremo più avanti.

In Appendice sono stati pubblicati alcuni degli effetti collaterali (scritti nei bugiardini dalle lobby chimico-farmaceutiche che li producono) di circa trenta farmaci chemioterapici.
Uno per tutti: l'antineoplastico denominato Alkeran® (50 mg/10 ml: polvere e solvente per soluzione iniettabile che contiene come eccipiente: "acido cloridrico") della GlaxoSmithKline. "Un alchilante analogo alla mostarda azotata". Alchilante è un farmaco capace di combinarsi con gli elementi costitutivi della cellula provocandone la sua alterazione.[9]
Dal bugiardino si evince che questa sostanza chimica (usata nei malati tumorali), oltre a provocare la leucemia acuta ("è leucemogeno nell'uomo"), causa difetti congeniti nella prole dei pazienti trattati.
Alla voce "Eliminazione", viene confermato quanto riportato sopra: "L'eliminazione di oggetti taglienti, quali aghi, siringhe, set di somministrazione e flaconi deve avvenire in contenitori rigidi etichettati con sigilli appropriati per il rischio.
Il personale coinvolto nell'eliminazione (dell'Alkeran) deve adottare le precauzioni necessarie ed il materiale deve essere distrutto, se necessario, mediante incenerimento".
Incenerimento, come abbiamo letto prima, alla temperatura di 1000-1200 gradi!

La spiegazione è che queste sostanze sono analoghe alle "mostarde azotate".
Il sito del Ministero della Salute italiano, alla voce "Emergenze Sanitarie", si esprime così: "Le mostarde azotate furono prodotte per la prima volta negli anni '20 e '30 come potenziali armi chimiche. Si tratta di agenti vescicatori simili alle mostarde solforate che si presentano in diverse forme e possono emanare un odore di pesce, sapone o frutta. Sono note anche con la rispettiva designazione militare HN-1, HN-2 e HN-3. Le mostarde azotate sono fortemente irritanti per pelle, occhi e apparato respiratorio. Sono in grado di penetrare nelle cellule in modo molto rapido e di causare danni al sistema immunitario e al midollo osseo (…) che si manifestano già dopo 3-5 giorni dall'esposizione, che causano anche anemia, emorragie e un maggiore rischio di infezioni. Quando questi effetti si presentano in forma grave, possono condurre alla morte".[10]

Per "curare" il tumore oggi vengono utilizzati degli 'agenti vescicanti': prodotti militari usati nelle guerre chimiche.
Anche se la "guerra al cancro" viene portata avanti con ogni mezzo dall'establishment, ritengo che ci sia un limite a tutto.

Mi asterrò dal recar danno e offesa.
Non somministrerò ad alcuno,
neppure se richiesto, un farmaco mortale.
[ Giuramento di Ippocrate ]

Marcello Pamio – tratto da "Cancro Spa: leggere attentamente le avvertenze"

[1] Medicina kaput col mito del placebo?, Luigi De Marchiwww.luigidemarchi.it/innovazioni/educazione/articoli/01_medicinakaput.html
[2] Idem
[3] Conferenza "Medicalizzazione della vita e comunicazione sanitaria" del Dottor Gianfranco Domenighetti – già Direttore sanitario del Canton Ticino – tenuta il 22 novembre 2008 al VIII° Congresso nazionale di medicina omeopatica di Verona.
[4] "Approccio metodologico all'omeopatia", Dottor Roberto Gava, farmacologo e tossicologo, ed. Salus Infirmorum, Padova
[5] "Il tradimento della medicina", Alberto Mondini
[6] Idem
[7] Idem
[8] Per mutageno si intende ogni agente chimico o fisico che agisce sui cromosomi alterandone l'informazione genetica. Per cancerogeno si intende ogni sostanza capace di produrre il cancro.
[9] Gli alchilanti agiscono direttamente sul DNA di qualsiasi tipo di cellula senza specificità. Possono intervenire sulle basi del DNA oppure rompendo l'intera molecola di DNA o ancora bloccando la trascrizione o la duplicazione. L'azione principale di un alchilante consiste però nel formare un legame trasversale tra due eliche complementari di DNA che porta alla rottura della catena polinucleotidica. Quindi, il DNA viene danneggiato e non è più in grado di duplicarsi e completare la sintesi proteica.
[10] "Mostarde azotate", "Emergenze", tratto dal sito del Ministero della Salute http://uc6.asimantova.it/index.php?option=com_content&task=view&id=312&Itemid=54

AGENZIA SPAZIALE EUROPEA (ESA): PHOBOS, LA LUNA DI MARTE E’ARTIFICIALE E CAVA. MA ALLORA CHI…?

La prestigiosa Agenzia Spaziale Europea , ESA (European Space Agency) ha dichiarato che Phobos, la misteriosa luna di Marte, è artificiale. Almeno 1/3 di Phobos è cavo e non ha origini naturali, ovvero è di natura aliena

La ESA è la controparte europea della NASA. Forse che questa rivelazione potrà motivare la NASA a rendere pubblici i segreti che custodisce? Non contateci… perché se Phobos è artificiale, un civiltà aliena deve averla messa lì…

lunedì 21 ottobre 2013

LA GUERRA CHIMICA DI MONSANTO E OBAMA CONTRO LA NATURA

Nel decidere un’aggressione militare in Siria, gli alleati imperialisti si giustificano presumendo l’ uso di armi chimiche da parte del governo di Assad. Il Sudamerica è più di un decennio che sopporta attacchi di guerra chimica contro il suo territorio da parte di Monsanto e i suoi soci. Prima con Bush junior poi con Obama, con la complicità totale del governo USA.

IL COLLASSO STATUNITENSE: UN GIGANTESCO EVENTO FALSE FLAG

Gli eventi del passato raccontano solo una storia: gli Stati Uniti sono finiti. La loro implosione imminente non potrebbe essere più evidente. Se non altro ciò accade perchè molti dispositivi di detonazione, attentamente progettati, sono stati collocati all’interno delle infrastrutture americane; il solo collasso economico, inevitabile, potrebbe portare questa nota meretrice in ginocchio. Ciò è molto triste per la brava gente che ancora vi dimora, ma questo è il prezzo da pagare per un impero del male diretto verso la sua inevitabile rovina. Se siete all’interno del loro edificio sarebbe intelligente uscirne o, perlomeno, programmare la vostra via di fuga.

SCIE CHIMICHE: GIANNI LANNES INTERROGA IL PREMIER PRO-TEMPORE ED I CAPI DI STATO MAGGIORE

SCIE CHIMICHE: GIANNI LANNES INTERROGA IL PRIMO MINISTRO LETTA E IL MINISTRO MAURO
di Gianni Lannes


Ho scritto al presidente del consiglio dei ministri pro tempore, Enrico Letta e al pro tempore ministro della difesa, Mario Mauro. Visto e considerato che i parlamentari intascano solo un lauto stipendio senza fare nulla di utile e significativo per il bene comune, allora interrogo personalmente chi comanda (per conto terzi). In qualità di cittadino della repubblica italiana, esigo una risposta veritiera sul grado di inquinamento in atto nel nostro Paese, provocato dalle scie chimiche. Invito chiunque abbia a cuore la vita dei bambini e la propria esistenza ad inviare ai sottostanti indirizzi di posta elettronica - nonché ai mass media - il seguente messaggio, da me già inoltrato. Dubito che simili autorità rispondano. Il loro probabile silenzio sarà comunque eloquente, e così darà energia alle azioni per contrastare efficacemente, e ad ogni livello, l'aerosolterapia bellica della NATO.

In democrazia le domande sono fondamentali, mentre le (eventuali) mancate risposte nascondono la realtà!


<giannilannes...@gmail.com>
20 ottobre 2013 16:16
A: ufficio_stampa@governo.it
Cc: segreteriadelportavoce@governo.it
Ccn: udc@postacert.difesa.it


Alla cortese attenzione del presidente pro tempore
del consiglio dei ministri Enrico Letta
e del ministro pro tempore della difesa Mario Mauro

Sig. presidente e sig. ministro,
ormai quotidianamente i cieli d'Italia, in particolare i centri urbani, compresa la città di Roma, sono solcati dall'irrorazione a bassa quota (1.000-2.500 metri di altitudine) di scie biancastre disseminate da velivoli senza livrea di riconoscimento.

In base all'analisi in quota dell'aria, e ad esami biologici di campioni di acqua e di terra, è emersa la consistente presenza di alcune sostanze tossiche, in particolare alluminio e bario, nonché di polimeri artificiali.

In base alle note leggi della fisica, è evidente che non siano scie di condensazione (contrails), rilasciate a quote molto più elevate da aerei civili e militari, bensì chemtrails.

In virtù dell'articolo 32 della Costituzione, e ai sensi della Convenzione europea di Aarhus (25 giugno 1998), ratificata dalla legge 16 marzo 2001, numero 108,
in qualità di cittadino (ex giornalista investigativo) preoccupato del grave e massiccio inquinamento rilasciato nell'aria che respirano 60 milioni di connazionali con ricadute chimiche al suolo e nell'acqua, chiedo alle SS.LL. le seguenti informazioni, se a conoscenza dell'inquietante fenomeno di "aerosolterapia bellica":


1) Chi ha autorizzato in Italia la dispersione a bassa quota sui centri abitati di sostanze tossiche?
2) E' in atto un esperimento chimico?
3) In tal caso perché la popolazione italiana non è stata preventivamente e debitamente informata, così dal rilasciare un eventuale consenso o comunque un espresso e motivato diniego?
4) A chi appartengono i velivoli utilizzati per questa attività deliberata di inquinamento dell'atmosfera e da quali aeroporti atterrano e decollano alla bisogna?
5) Da chi sono pilotati i predetti aeromobili che spruzzano nanoparticelle di materiali chimici sulla popolazione?
6) Si tratta per caso di una pianificazione segreta della Nato per controllare ufficialmente il clima?
7) E' stato valutato dal governo italiano il grado di contaminazione della biosfera provocato con simili azioni?


In attesa di un tempestivo riscontro alla presente si rammenta alle SS.LL. che il popolo è sovrano.
Gianni Lannes



SCIE CHIMICHE: LETTERA APERTA AL CAPO DI STATO MAGGIORE DIFESA E AL CAPO DI STATO MAGGIORE AERONAUTICA
di Gianni Lannes

Alla doverosa attenzione del capo di stato maggiore Difesa ammiraglio Luigi Binelli e del generale Pasquale Preziosa, capo di stato maggiore Aeronautica

Esimio ammiraglio, egregio generale,

Come vi è noto, poiché non oso immaginare una difesa aerea dello Stivale, addirittura non a conoscenza dell'aerosolterapia bellica praticata dalla Natoin palese violazione della Convenzione internazionale denominata Enmodnonché della Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione (Trattato di Parigi), che ha messo al bando la guerra chimica, è in atto da oltre un decennio a danno della salute della popolazione e degli ecosistemi naturali.

I prelievi in quota nonché gli esami terra e acqua denotano la consistente presenza di sostanze tossiche rilasciate da velivoli - a voi senz'altro noti - in particolare alluminio, bario e polimeri artificiali.

Inoltre, la popolazione non è stata preventivamente informata sui danni sanitari in atto e sui pericoli in corso, in evidente violazione della Convenzione europea di Aarhus, ratificata in Italia dalla legge 108 del 2001, e non ha e legittimamente espresso alcun consenso a questo genere di trattamento segreto.

A quali recondite finalità risponde la sperimentazione bellica in atto? Da chi è stata pianificata e da chi autorizzata? Come senz'altro saprete le cosiddette "scie chimiche" (chemtrails) rientrano in un progetto "vecchio" di almeno 70 anni, che prende il volo con il memorandum Groves (1943). Certamente le scie chimiche - non di condensa - come qualche ignorante in materia sostiene, servono ad impedire/diminuire il verificarsi di precipitazioni atmosferiche, modificare il ph dei terreni sulle quali ricadono, migliorare il riflesso radar delle comunicazioni/tracciamenti militari. Inoltre le scie chimiche hanno una persistenza - a seconda delle condizioni climatiche - anche di 30 minuti e vengono trasportate dal vento. Non è stata mai avvistata una scia di condensa che si comporti in tal modo.

Voi che siete per professione così documentati sulle dinamiche di volo saprete certamente che una normale scia di condensazione è possibile solo ad una certa altitudine (circa 8.000 metri ) con temperature molto basse (da meno 25 a meno 40 gradi centigradi), ed occasionalmente ad altezze minori a condizione di bassa temperatura ed umidità prossima allo zero.

Quindi, ripeto, se contemporaneamente, ossia con le medesime condizioni climatiche, sopra gli 8.000 metri la scia svanisce quasi subito e a 3.000 metri sotto persiste e si allarga, qualcosa non quadra, o sono in errore?

E a proposito di rotte. Com'è possibile che un giorno si vede una griglia di scie (già anomala di per sè ) ad ovest e tutto il resto del cielo libero, il giorno seguente appare ad est, il resto libero, e così via? Chi è quel genio che modifica le aerovie ogni giorno?

Al di là di qualsivoglia spiegazione, restano in campo, anzi in aria e nei nostri polmoni i fatti incontrovertibili dei danni che queste irrorazioni producono già.

Da bravi militari avete giurato fedeltà alla Repubblica italiana, ma avete sottoscritto, paradossalmente, un altro giuramento di natura segreta alla Nato.

L'Italia non può essere subordinata a niente a nessuno se si dice una Repubblica democratica, uno Stato libero e indipendente. A maggior ragione se qualcuno, straniero o meno, attenta alla vita del suo popolo.

Ergo: scegliete da che parte stare: se automi militari indottrinati ad ubbidir, mentir, morir tacendo a costo di puntare e sparare ai propri genitori, figli, parenti ,amici, insomma al genere umano stesso; oppure rivelare all'opinione pubblica la grave situazione corrente. Come vi è noto, e mi è noto, esiste una totale subordinazione degli ufficiali italiani di ogni ordine e grado alle forze armate degli Stati Uniti d'America e al patto atlantico.

Come ben sapete la direttiva in vigore per l'anno 2013 emanata a dicembre 2012 dall'allora ministro della difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola - sotto il governo Monti (ex primo ministro affiliato alle associazioni terroristico-mafiose Bilderberg e Trilateral Commission - stabilisce uno "stato di guerra" non dichiarata, ma a tutti gli effetti in vigore, come non sa l'ignara popolazione italiana.

Orbene, secondo l'attuale codice militare di guerra, l'intelligenza e/o la collaborazione con il nemico durante lo stato di guerra - perché, converrete con me, riscontri alla mano, è in guerra che siamo, subordinati da 70 anni al sedicente "alleato" anglo-americano - comporta l'ergastolo. Siete ufficialmente avvisati, perché il popolo è sovrano. Di più e peggio: è in atto un crimine contro l'umanità e non vorrete certo macchiarvi di omissioni ed irresponsabilità.

http://www.difesa.it/Il_Ministro/Uffici_diretta_collaborazione/Documents/direttiva_ministeriale_2013.pdf

http://www.difesa.it/Primo_Piano/Documents/2013/gennaio%202013/Direttiva%20Ministeriale_ENG.pdf

http://www.gao.gov/assets/590/589454.pdf

http://www.gao.gov/

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/05/italia-stato-di-guerra.html

http://www.icrc.org/ihl/INTRO/460

http://www.fas.org/nuke/control/enmod/text/environ2.htm

http://www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Temi_Globali/Disarmo/Armi_Chimiche/La_convenzione_Parigi.htm

giovedì 10 ottobre 2013

I MICROCHIP RFID SOTTOCUTE SONO LA FINE DELL’ESSERE UMANO QUALE LO CONOSCIAMO

I MICROCHIP RFID SOTTOCUTE SONO LA FINE DELL’ESSERE UMANO QUALE LO CONOSCIAMO, di Carla Villa Maji

Potrebbe essere presto introdotto anche in Europa il microchip rfid sottocute reso definitivamente obbligatorio quest’estate dal Congresso americano e dal governo di Obama per i cittadini statunitensi. L’assordante silenzio dei media, del nostro governo e della Chiesa, ieri gli organizzatori della marcia della pace di Assisi e Papa Benedetto XVI ormai alla vigilia del raduno inter-religioso del 27 ottobre non ci hanno spiegato se il microchip fa parte della loro opzione pacifista o no e cioè di quale pace parlano quando ne parlano.