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martedì 2 ottobre 2012

GEOINGEGNERIA IN ATTO: CREARE UN PIANETA SINTETICO

Mentre scagnozzi di basso rango difendono a spada tratta la teoria del "riscaldamento globale" e negano le operazioni di aerosol clandestine in atto, tanto da dedicare fiumi di sproloqui, menzogne, minacce ed insulti a nocumento dei pochi cittadini che denunciano il genocidio in atto, due illustri scienziati denunciano le operazioni clandestine che si nascondono dietro la bufala del Global Warming.




Antonino Zichichi: «Per capire gli spostamenti di un elettrone servono delle equazioni non lineari? Possibile che sul clima, che è complessissimo, circolino così tanti modelli predittivi approssimativi, basati su una matematica elementare e li si consideri attendibili?». E ancora: «Il motore meteorologico è in gran parte regolato dal CO2 prodotto dalla natura, quel CO2 che nutre le piante ed evita che la terra sia un luogo gelido ed inospitale, quello prodotto dagli esseri umani non è una minima parte? Eppure molti scienziati dicono che è quella minima parte a produrre gravi fenomeni perturbativi, ma ogni volta che chiedo loro di esporre dei modelli matematici adeguati, che sostengano la teoria, essi non sono in grado di farlo.

Mentre tutti gridano allarmati per il "pericolo CO2", al convegno di Erice il Professor Zichichi invita a guardare alle vere emergenze. Egli, infatti, nega con decisione che le attività umane siano all’origine del Global Warming.

Zichichi, fuori dal coro unanime degli asserviti alla scienza menzognera, ha recentemente organizzato ad Erice i "seminari sulle emergenze planetarie", puntando il dito accusatore sulle storielle strillate quotidianamente sui media di regime, che vedono nel CO2 il peggiore dei mali e causa di fantomatici "cambiamenti climatici". Per togliere ogni dubbio, i lavori sono stati aperti dal Presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus, che ha subito dichiarato che esiste una strumentale sovrapposizione tra scienza ed ideologie.

Vaclav Klaus: «Bisogna distinguere la scienza dalle ideologie: oggi, nel mondo, c’é "un partito del riscaldamento globale" che attribuisce all’uomo gran parte delle responsabilità del disastro ambientale, senza basarsi su dati scientifici. Disastro di cui si parla poco, che consiste nello spendere miliardi nell'illusione di risolvere problemi legati alle emergenze planetarie che emergenze non sono. Purtroppo la cultura del nostro tempo definita moderna, è in realtà pre-aristotelica. Ecco perché l’opinione pubblica mondiale è atterrita dall’anidride carbonica e dall’effetto serra – essenziali per la nostra vita ma indicate dalla cultura dominante come gravissime emergenze planetarie. Che emergenze, però, non sono».

Il messaggio del seminario di Erice è, in sintesi, quello di non disperdere risorse per falsi problemi ed impiegarle, invece, per risolvere i tanti reali problemi, che sarebbero affrontabili con cifre irrisorie, rispetto a quelle spese per la caccia alle emissioni di CO2 che, come ricordato, è un gas essenziale per la fotosintesi (viene ritenuto inoltre un fertilizzante) e quindi per la vita sulla Terra.

Ecco che da queste dichiarazioni, obiettive ed oneste, si evince come i progetti di geoingegneria, spacciati per tali, ma attualmente in corso da almeno un ventennio, sono uno stratagemma per operare un progressivo terraforming della nostro pianeta con l'alibi di inesistenti "cambiamenti climatici", causati da emissioni incontrollate di CO2. Eppure vediamo che questa colossale fandonia è divenuta un affare miliardario, per cui i progetti di stoccaggio dell'anidride carbonica, la carbon tax (chi vuole continuare a produrre CO2, può farlo pagando una tassa) e la stessa geoingegneria clandestina, sono divenute un affare gigantesco che vede coinvolte istituzioni a tutti i livelli: politici, speculatori di borsa, case farmaceutiche, aziende OGM, società di bioingegneria, aziende e centri universitari per la nanotecnologia, militari etc. Dietro questo paravento operano criminali di ogni genere, che hanno, tra i loro obiettivi, tutto fuorché gli interessi della terra e degli esseri viventi che la popolano.

Che cos'è il Terraforming?
“Terraforming è un vocabolo usato per indicare un processo di ingegneria planetaria, consistente nel modificare le condizioni ambientali di un corpo celeste per renderlo abitabile dall’uomo. Il termine fu introdotto nel 1942 all’interno del romanzo di fantascienza Seetee ship ("L’astronave di antimateria") da Jack Willliamson (nato nel 1908) che lo usò nuovamente a più di mezzo secolo di distanza in "Terraforming Earth". La nozione di Terraforming è stata comunque adottata anche da astronomi/esobiologi, come Carl Sagan che, appassionato di fantascienza, lesse presumibilmente il romanzo di Williamson. Al "terraforming" Sagan dedicò la sua tesi di dottorato e riprese poi il concetto in varie opere”.

La spiegazione del Terraforming tratta dall’"Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia" ci offre un appiglio per investigare l’annosa questione “scie chimiche” da un’angolazione sui generis. Osservazioni, ricerche, studi... ci hanno condotto ad ipotizzare che, dietro l’infame operazione, si nascondano molto più che semplici obiettivi di controllo climatico e di predominio economico. Rady Ananda, nell’articolo "Foresta aliena, cielo alieno, oceano alieno", scrive: “Le corporations stanno distruggendo la Terra con il pretesto del fatturato. Infatti le loro attività di spoliazione di Gaia sono così terribili e così onnipresenti che i profitti sembrano difficilmente plausibili come unico autentico movente. Quando sono considerati insieme – i cieli chimici, le piante geneticamente modificate, l'idrosfera contaminata – le persone ragionevoli non possono non restare sgomente di fronte a questa trasformazione aliena del pianeta”.

Davvero l’accento batte sulla trasformazione del pianeta: è un cambiamento parallelo alla mutazione antropologica che vede appunto gli uomini in modo lento, ma irreversibile mutati in esseri bionici. Assistiamo ad una spaventosa metamorfosi dell’ambiente, una metamorfosi il cui carattere distintivo è l’artificialità o, per lo meno, l’ibridazione tra elementi inorganici e forme organiche. L’etere è permeato di onde elettromagnetiche, l’aria, l’acqua, il cibo sono pieni di nanostrutture, molte piante ed animali sono ormai transgenici: la natura ha assunto un’essenza bio-tecnologica. La geo-ingegneria ha invaso tutti gli angoli del pianeta, la tecnologia ha creato delle protesi alla mente. Gli uomini sono automi. L’automazione di un mondo controllato consuona con la meccanicità delle reazioni e dei comportamenti.

Si potrebbe pensare che l’uomo stia diventando una creatura basata sul silicio, su parametri genetici “alieni”: è in atto un terraforming, ma al contrario? Le condizioni degli ecosistemi vengono progressivamente adattate ad esigenze non umane, ad una specie incrociata o ad una genia straniera (forse tecnologica o bionica, una specie di Intelligenza artificiale, come quella raffigurata da Philip K. Dick nei suoi visionari racconti).


Almeno due fenomeni, in tale ottica, vanno riletti: il Morgellons e le misteriose piogge di sangue. Il Morgellons pare un incidente di percorso più che una malattia deliberatamente provocata: essa sembra essere la sintomatologia di un rigetto (nanopatologia) di fronte ad un’aggressione nanotecnologica. Nei soggetti in cui questa affezione non si conclama le nanostrutture restano quiescenti fino a quando un impulso elettromagnetico mirato non provocherà la trasformazione?

Nell'estate del 2001 a Kerala, nell'India sud orientale, subito dopo un misterioso boato, cadde una pioggia di colore tra il rosa ed il rossastro. La notizia fu pubblicata nell'aprile del 2006 sulla rivista “Astrophysics and space science” in un articolo intitolato “La pioggia rossa di Kerala e la sua possibile origine extraterrestre”. Godfrey Louis, ordinario di Fisica teorica ed applicata all'Università “Mahatma Gandhi”, analizzò al microscopio ed a diverse temperature campioni dell'anomala pioggia, scoprendovi cellule con spessi pareti rosse. Queste cellule, prive di D.N.A., contenevano idrogeno, silicio, ossigeno, carbonio ed alluminio. Inoltre Louis, sottoponendo il materiale a differenti emissioni di raggi UV, rilevò picchi variabili di autofluorescenza, fenomeno riscontrabile nelle cellule biologiche, sebbene le cellule "aliene" siano prive di proteine.


Insomma, pare che ci si trovi di fronte ad un rompicapo, poiché le cellule di Kerala paiono qualcosa di intermedio tra inorganico ed organico. E' significativo che esse includano il silicio. Il silicio è l'unico elemento in grado di generare, come il carbonio, catene complesse e può essere adoperato per creare dei sistemi neuronali e cerebrali di tipo artificiale o meglio, dei sistemi in cui il confine tra biologico ed elettronico è assai sfumato. Il silicio è in grado di immagazzinare energia (non a caso, i pannelli fotovoltaici di nuova generazione sono costruiti con celle di silicio) e di condurre l'elettricità.

Da non trascurare un altro "mattoncino" delle cellule di Kerala, l'alluminio, uno fra gli elementi peculiari delle scie tossiche.

Considerando gli elementi chimici e le particolarità delle cellule indiane, viene da pensare che, se esse non sono di origine esogena, la loro struttura chimica e la loro ratio siano state in parte riprodotte in laboratori militari per creare composti cross over, inorganico-organico, materiali artificiali, ma bio-compatibili come quelli reperiti nel materiale di ricaduta delle chemtrails.

L'accostamento carbonio-silicio richiama alla mente uno dei sinistri progetti del governo occulto: è un piano volto a determinare un passaggio della specie umana dalla matrice carbonio alla matrice carbonio-silicio. Questa graduale metamorfosi sembra uno degli scopi ultimi dell’operazione di aerosol clandestino, ma pare anche concomitante con un adattamento dei biomi ad un’intrusione. Nella Terra del futuro convivrà una razza esogena in un ambiente, opportunamente predisposto, con i discendenti transgenici ed ibridi del Sapiens Sapiens? Questi ultimi formeranno una classe di lavoratori sterili (la sterilità sia maschile sia femminile è un problema sempre più grave) alle dipendenze di Altri? Lo scenario qui prospettato richiama la situazione descritta da Aldous Huxley in "Brave new world": gli schiavi, docili ed apatici, sono al servizio delle élites in una società ipertecnologica.

Dal risveglio della coscienza e dall’azione di ognuno di noi dipende se il tetro futuro qui scorciato è solo un momentaneo timore o il destino che attende l’umanità.

Wake up, stand up, fight for your rights!

Fonte:
Tankerenemy


Altre Fonti:
C. Carnicom, Sangue artificiale, 2009
Enciclopedia dell’astronomia e della cosmologia, Milano, 2005, s.v. Terraforming
Freeskies, Processo di Terraformazione, 2010
Id, Un anno di ricerche: le conclusioni, 2010
R. Ananda, Foresta aliena, cielo alieno, oceano alieno, 2010

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